il collocamento paritario dei figli è
Il collocamento paritario dei figli è auspicabile
Nuova direzione nei tempi paritari: La recente ordinanza n. 1993/2022 della Cassazione ha introdotto un cambiamento nei tempi paritari per la sistemazione dei figli, riconoscendo il collocamento equo come opzione auspicabile, a meno che ci siano impedimenti specifici.
Una storia di affido condiviso e tempi equi è presente fin dalla Legge n. 54/2006, ma mentre l'affido condiviso è stato ampiamente accettato, il collocamento equo ha avuto una strada più difficile.
Attualmente, la norma giudiziaria vuole che un solo genitore sia il principale custode dei figli, ricevendo l'assegno di mantenimento stabilito dal Tribunale.Impatto della Legge n. 54/2006 sul mantenimento:
Questa legge stabilisce che anche se separati, i genitori hanno il diritto/dovere di condividere la responsabilità genitoriale.
Entrambi devono partecipare alle decisioni importanti per i figli, come educazione e salute.
Senza accordo reciproco, le decisioni amministrative ordinarie possono essere prese singolarmente.
Naturalmente, i genitori devono contribuire finanziariamente al sostentamento dei figli secondo le proprie capacità.
I tempi equi tendono a ridurre o eliminare l'assegno di mantenimento, sostituendolo con un "mantenimento diretto".
Il mantenimento diretto implica che i genitori sostengono economicamente i figli quando sono con loro.
Le spese quotidiane vengono coperte direttamente dal genitore presso cui i figli risiedono. Solo le spese straordinarie richiedono un accordo.
In sostanza, maggiore è il tempo che il figlio trascorre con un genitore, minore dovrebbe essere l'assegno di mantenimento.
L'ordinanza 1993/2022:
Un cambiamento per i tempi equi desiderati: Questa ordinanza rappresenta una svolta.
Per la prima volta, i tempi equi sono considerati una scelta preferenziale e non residuale.
Tuttavia, l'ordinanza n. 28676/22 della Cassazione ha precisato che una divisione esattamente equa potrebbe non essere appropriata per tutti i casi, dato che l'interesse dei minori e il livello di conflitto dei genitori devono essere considerati.
In assenza di impedimenti significativi, sembra che il collocamento equo stia finalmente guadagnando terreno nella giurisprudenza italiana.
Per info e assistenza non esitate a contattarci saremo lieti di aiutarvi.
Salvatore Aliotta
Vicepresidente
Centro Studi familia.
www.centrostudifamilia.it